Una delle cose che mi ha sempre affascinato e incuriosito del modo di fare impresa è capire come sia possibile che – spesso all’interno di uno stesso settore – ci siano aziende che arrancano per anni, senza conseguire risultati minimamente apprezzabili…
… e allo stesso momento, aziende che in quello stesso settore riescano a crescere, e sviluppare il loro business, continuando ad investire, anno dopo anno.
Questa cosa mi ha accompagnato lungo tutto il mio percorso di studi, fino all’università, e ha caratterizzato la maggior parte della mia carriera professionale.
Innanzitutto, bisogna ammettere che
Le aziende che prosperano pianificano il futuro.
Secondo uno studio del Journal of Business Venturing – che ha analizzato ben 11046 aziende – è emerso che il fattore determinante che ha permesso di incrementare più velocemente le performance aziendali è la pianificazione.
Ecco perché oggi voglio parlarti del tuo alleato più importante per pianificare il successo della tua azienda.
Talmente importante, che a mio modo di vedere avere questo strumento sotto il cuscino è l’unico modo per un imprenditore di dormire finalmente sonni tranquilli, sapendo che ha fatto tutto quanto in suo potere per non subire gli eventi, ma per affrontarli.
Sto parlando del…
BUSINESS PLAN
Sono sicura che ne hai già sentito parlare.
Tuttavia, leggi con attenzione questo articolo, perché purtroppo spesso il concetto di Business Planning è stato talmente distorto da risultare inutile, se non controproducente.
Il Business Plan è senz’altro lo strumento più importante per fare impresa, da sempre.
Uno studio pubblicato sul Journal of Management Studies ha dimostrato che le aziende che hanno si avvalgono costantemente del Business Plan sono cresciute del +30% rispetto a quelle che non l’hanno fatto (e che quindi navigano a vista, campando alla giornata).
Ma se questi sono i dati che emergono dagli studi..
Perché la maggior parte degli imprenditori
ne ignora l’importanza?
È molto semplice.
Perché – nel tempo – il Business Plan è stato snaturato come strumento essenziale per fare pianificazione e strategia, per utilizzarlo per altri scopi, secondari.
Durante la mia esperienza professionale ho conosciuto tantissimi imprenditori e ho raccolto un’interessante sfilza di bufale, o pregiudizi.
È quindi molto probabile che anche tu possa avere delle convinzioni errate al riguardo.
Vediamole alcune.
BUFALA N. 1:
IL BUSINESS PLAN LO FACCIO SOLO
SE HO BISOGNO DI SOLDI
E ME LO CHIEDE IL DIRETTORE DI BANCA
Diciamoci la verità.
La maggior parte degli imprenditori comincia la propria avventura completamente alla cieca, convinti che il Business Plan sia un mero documento da presentare in banca per chiedere un contributo o un finanziamento bancario.
E bada bene, non certo per colpa loro: c’è ancora oggi – nel 2020 – tanta confusione e ignoranza in merito a queste tematiche.
Le emozioni?
Siamo seri?
Pensi davvero che un imprenditore possa pagare i conti, le bollette, le rate del mutuo o i debiti con le emozioni??
Ovviamente, no.
Il Business Plan è fondamentale per qualsiasi impresa, a prescindere del fatto che abbia bisogno di soldi o meno, perché è lo strumento grazie al quale un imprenditore pianifica il successo della sua azienda, numeri alla mano.
Ma andiamo avanti, perché’ siamo solo all’inizio.
BUFALA N. 2:
PENSARE DI IMPARARE A FARE BUSINESS PLAN LEGGENDO UN LIBRO
Questo è sicuramente l’errore più grande e – ahimè – anche il più frequente.
Ho perso il conto degli imprenditori che ho visto negli ultimi anni, convinti di potersi fare un Business Plan da soli, leggendo un libro o magari due.
Certo, se vai su Amazon ci sono una centinaia di libri, scritti più o meno bene, in tema di Business Plan.
Ma la verità è che per fare correttamente un Business Plan è necessario avere solide conoscenze di economia, business modelling eh sì, anche contabilità. Oltre ad anni e anni di esperienza sul campo.
Puoi immaginare le conseguenze negative sulla tua azienda se leggendo un libro pensi di aver capito tutto, e poi sbagli a calcolare la percentuale di ammortamento? O la durata del ciclo monetario? O a valutare correttamente la concorrenza, o analizzare i bisogni primari dei clienti?
Ed è questo il motivo per il quale la maggior parte dei Business Plan che si vedono in giro sono tanto belli sulla carta, ma poi non hanno nessuna speranza di realizzarsi.
Oltre al fatto che – facendo affidamento a numeri che alla fine si rivelano illusori – rischi di chiudere dopo due anni, come ho raccontato in questa puntata del podcast
COME UN BUSINESS PLAN FATTO MALE HA DISTRUTTO L’AZIENDA DI ANTONIO IN SOLI DUE ANNI
Un Business Plan degno di questo nome non può che essere predisposto da uno specialista.
Affermare il contrario significa ammettere che sia possibile imparare al cuore un paziente solo leggendo libri di medicina.
Non so te, ma non vorrei mai essere su quel tavolo operatorio.
BUFALA N. 3:
TANTO CI PENSA IL COMMERCIALISTA!
Non fraintendermi.
Se farsi un Business Plan da soli è quanto di più sbagliato tu si possa fare…
…chiedere aiuto al tuo commercialista senz’altro limita di molto il rischio di “sbagliare i conti”.
Ma… c’è un ma.
C’è l’errata convinzione che un Business Plan sia fatto di soli numeri: costi, ricavi inseriti in una tabellina Excel, e via.
Ecco, un Business Plan fatto così non serve assolutamente a nulla.
Sai perché?
Perché viene prima lo studio del modello di business,
e solo dopo… i numeri.
E da quel che ne so io, la maggior parte dei commercialisti non è specializzato in modelli di business e Strategia aziendale.
Prima di buttare giù costi e ricavi, bisogna almeno analizzare:
- I bisogni e il processo decisionale e di acquisto dei tuoi potenziali clienti.
- Le strategie di pricing che permettono di massimizzare il tuo fatturato.
- Quali sono i tuoi reali concorrenti e come individuare un vantaggio competitivo sostenibile nel lungo periodo.
- E molto altro ancora.
Il Business Plan non è una tabellina excel, ma un processo, che comporta mesi di riflessioni, analisi, test di mercato.
Vuoi scovare i professionisti che invece si limitano a “fare due conti e via”?
Prova a chiedere le tempistiche di realizzazione di un Business Plan, e vedrai che ci vorranno pochi giorni di lavoro, o al massimo poche settimane, per realizzarlo.
Quel documento peraltro, essendo stato realizzato da qualcun altro che non lavora nel tuo settore e non comprende le dinamiche specifiche che dovrà affrontare la tua impresa, non servirà a nulla, e non servirà a te.
Si, perché il protagonista del processo di Business Planning devi essere tu, e non il consulente (che in realtà funge da mera guida).
Il dovere di un consulente non è fare il lavoro sporco al posto tuo, un lavoro che poi non serve a nulla, se non costare tempo, soldi e illusioni.
Il dovere di un Consulente e’ quello di mostrarti come si fa un Business Plan, in modo che tu poi sia in grado di monitorare il tuo modello di Business e i numeri che davvero contano della tua azienda in autonomia, nel tempo.
Ma allora cos’è DAVVERO un Business Plan?
Il Business Plan è il documento strategico fondamentale per strutturare e sviluppare in modo efficace, sostenibile e duraturo un’impresa, numeri alla mano.
È uno strumento che ti permette di analizzare il tuo modello di business, implementare una strategia aziendale davvero efficace — e stimare i risultati economici e finanziari che conseguirai nei prossimi mesi e anni.
In altre parole…
È come avere una bussola che ti indica esattamente i risultati che conseguirà tua impresa da oggi per i prossimi 3-5 anni.
Come detto.. a patto che in questo percorso ti affianchi un consulente specializzato.
Come puoi vedere, fare un Business plan con me è un processo durante il quale il documento cartaceo è solo il risultato finale.
Il mio principale obiettivo è quello di renderti consapevole del modello di business della tua impresa e aiutarti a definire la strategia aziendale più efficace per raggiungere i tuoi gli obiettivi di business.
Tutto questo non è frutto del caso, o del talento innato: ho dedicato gli ultimi anni a cercare, studiare e testare le più efficaci metodologie di analisi elaborate dalle migliori Business School al mondo, per poi adattarle alle PMI italiane.
Ho così ideato il mio metodo di lavoro, che prende il nome di Business Strategy Plan®.
Il mio metodo di lavoro si compone di sette pilastri (+1):
- Analisi del mercato e del cliente target
- Analisi della concorrenza
- Sistema di offerta
- Organizzazione interna
- Analisi del macroambiente
- Analisi SWOT e vantaggio competitivo
- Numeri
+ 1) STRATEGIA
Altro che tabelline Excel e software uguali per tutti.