Oggi voglio parlarti di una cosa di cui non parla nessuno.
E non ne parla nessuno, perche’ nessuno ha interesse nel parlartene.
Oggi voglio parlarti del conflitto d’interessi.
Questa espressione e’ diventata di uso comune soprattutto perche’ utilizzata in ambito politico, dato che spesso chi ci governa non decide guidato dal raggiungimento del benessere comune (come dovrebbe essere), ma per interessi personali, di amici, parenti, lobby, o piu’ semplicemente per guadagnarsi i favori dell’opinione pubblica.
Questo fenomeno, come puoi intuire, e’ molto pericoloso…
Ma al di la di questo… I conflitti d’interesse: sono solo in politica, o anche nel mondo del business?
Tu imprenditore, sei una VITTIMA del conflitto d’interesse?
Ti rispondero’ sinceramente.
Assolutamente SI, anzi ti diro’ di piu’: potresti essere una vittima del conflitto d’interesse, o potresti diventarlo (a meno che tu non legga questo articolo fino in fondo).
Cerchiamo di capirne qualcosa di piu’.
Si parla di conflitto d’interesse quando
una persona dovrebbe perseguire naturalmente un interesse, ma alla fine finisce per predominarne un altro, che in realta’ non dovrebbe esserci o dovrebbe essere secondario.
Per tornare al caso della politica: un rappresentante delle istituzioni dovrebbe perseguire il bene comune, ma alla fine… beh lo sai anche tu.
La stessa scena si ripete, se ci pensi, quando vai ad uno di quei tanti corsi dove ti promettono di far di te un imprenditore migliore (magari triplicando il fatturato in poco tempo), e uno dei BONUS che ti viene “regalato” e’ l’affiancamento ad un tutor o di un consulente che dovrebbe guidarti nel tuo percorso di crescita imprenditoriale.
Peccato che quelle persone non agiscono nel TUO interesse, ma in quello dell’azienda che le paga. E guarda un po’! Spesso il loro lavoro viene remunerato in base agli acquisti che effettua il loro “studente”.
Quindi di fatto non sono consulenti, ma VENDITORI!
Il fenomeno del conflitto d’interesse, quindi, e’ molto piu’ diffuso di quel che pensi. Ogni qualvolta girano dei soldi, e quindi anche in ambito business.
E se te lo stai chiedendo: SI, talvolta il conflitto d’interessi e’ ben presente anche nella categoria del commercialisti. (Se ormai mi segui da un po’, sai che non saro’ io a dirti che siamo una categoria di santi, anzi…)
Sebbene infatti il codice deontologico – che i dottori commercialisti DEVONO rispettare – preveda che (art. 22 comma sei):
Il professionista, nell’esecuzione dell’incarico conferito, non deve perseguire interessi personali
in conflitto con quelli del cliente o assumere cointeressenze di natura economico – professionale negli
affari del cliente che possano compromettere la sua integrità o indipendenza. Sono fatte salve le
disposizioni di maggior rigore in relazione all’esercizio di specifiche funzioni professionali.
Talvolta ho visto “colleghi” oltrepassare quel confine invalicabile – cioe’ – hanno deciso che fosse piu’ remunerativo per loro perseguire altri interessi rispetto a quelli dell’imprenditore che pagava loro la parcella.
Succede. Succede in tutte la categorie, nella mia come nella tua.
Ma.. e’ possibile difendersi dal conflitto d’interessi, evitando di diventare pasto di squali famelici che scorazzano nel mondo del business?
Se si, come? Ecco TRE suggerimenti per te!
1. Il consiglio che ti viene dato e’ basato su dati oggettivi?
Spesso, pur di realizzare una vendita, chi ti sta di fronte e’ pronto a parlarti di cose che non esistono, o darne per scontate delle altre, per “falsare” la tua percezione della realta’ e abbassare la tua soglia di diffidenza, e venderti delle illusioni.
Questo e’ il lato oscuro del marketing e della vendita.
Mentire, omettere, far credere alle persone cose che non esistono, pur di vendere loro qualcosa, e scappare con il malloppo.
Quindi chiediti – quando sei davanti ad un venditore – se quello di cui ti sta parlando e’ verosimile o piuttosto un’illusione.
E’ credibile oggettivamente quello di cui stai parlando? E’ supportato da dati oggettivi?
Non ti nascondo che I miei migliori fornitori NON sono quelli che mi hanno promesso mari e monti.
Assolutamente no.
Sono quelli che mi hanno detto le cose come stavano DAVVERO, mi hanno spiegato precisamente come avrebbero lavorato per me, e mi hanno fatto solo promesse che potevano mantenere.
Il resto e’ FUFFA.
2. La persona che hai di fronte ne sa piu’ di te?
Spesso le persone che si propongono come consulenti o formatori hanno accesso ad informazioni che in qualche modo li pone in una situazione “privilegiata”. E fin qui nulla di strano.
E’ naturale che le persone che ti devono aiutare in qualche modo ne debbano sapere piu’ di te… altrimenti non ti possono aiutare!
Ma…
Cosa accadrebbe se chi ti sta di fronte sfruttasse questo vantaggio per “manipolare” la tua decisione? Non sarebbe molto corretto, giusto?
Il suggerimento che ti do, quindi, e’ quello dichiederti se chi ti sta di fronte potrebbe avere a cuore motivazioni diverse da quelle che dichiara.
Non solo. Soprattutto chiedi, chiedi, chiedi informazioni, comprendi a fondo cio’ che ti dice, eventualmente metti in discussione, fino a quando non ti e’ tutto chiaro. Cristallino.
Un esempio?
Prima che i miei clienti decidano di affidarsi a me consegno loro SEMPRE il contratto, e gli chiedo di leggerlo a fondo, e di chiedermi cio’ che eventualmente non dovesse essere chiaro.
Sempre.
Nel contratto e’ descritto precisamente il progetto sul quale collaboreremo assieme, i tempi di realizzazione, il costo, le modalita’ di pagamento, a chi rivolgersi per eventuali reclami, gli estremi della mia polizza assicurativa.
Per dire, eh..
3. Attento ai prezzi troppo bassi
Chi sa fare il suo lavoro si fa pagare. E anche bene, perche’ di gente in gamba in giro – non so tu – ma io ne vedo sempre meno.
Quindi, se una persona che sa fare il suo mestiere ed e’ in grado di risolvere i tuoi problemi o comunque portarti un beneficio si fa pagare, e anche bene, come si spiega che…
In giro sia pieno di pseudo formatori e consulenti che ti promettono mari e monti per quattro spicci???
Quindi, la prossima volta che vedi quello che sembra un “affare”, chiediti perche’ ti viene offerto un prezzo cosi basso per qualcosa che promette tanto. Se la risposta non e’ plausibile, scappa a gambe levate!
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e sopratutto che ti sia utile per difenderti dai manigoldi che ci sono in giro.
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(aspe aspe… “Ma Assunta, mi hai appena detto che devo diffidare dai prezzi troppo bassi, e tu ora mi proponi una consulenza gratuita? Ma che fai, mi prendi in giro?”
No, non ti prendo in giro. La consulenza gratuita, della durata di un’ora, e’ il modo che hai per conoscermi, parlarmi di te e della tua azienda, e spiegarmi quali sono le sfide che devi affrontare.
Spesso gia’ in quest’ora riesco a dare suggerimenti e consigli preziosissimi, che rendono superfluo un mio supporto successivo. Tuttavia, dato che non ho la certezza di poterti gia’ aiutare dopo solo un’ora che ci siamo conosciuti, preferisco regalarti una consulenza, piuttosto che vendertela. Tutto qui.