La CONSULENZA STRATEGICA può davvero SALVARE le PMI, anche in tempi di CRISI?

da | Varie

Proprio durante quei terribili mesi in cui siamo stati costretti a barricarci in casa, per via di questo brutto virus…

Deloitte (una delle più grandi società di revisione al mondo) ha condotto una ricerca intitolata “Strategie a prova di crisi”.

Sai cosa è emerso? Leggi tu stesso.

“Per prosperare in tempi di stagnazione, o recessione, i fondamentali di bilancio sono un ingrediente chiave, ma non sufficiente. Una chiara strategia di lungo periodo e un approccio nuovo ed evoluto alla pianificazione strategica fanno la differenza per vincere in tempi di crisi”.

Tuttavia, nonostante fare strategia risulta essere fondamentale per qualsiasi PMI, il vero problema come evidenziato nella recente Family Business Survey del 2019 è che:

“Solo 1 azienda su 2 ha un vero e proprio piano strategico, e la maggior parte delle micro aziende italiane (4 su 5) dichiara di non aver sviluppato una direzione per la propria realtà oltre i 5 anni”.

Ma perché se è così importante avere una pianificazione strategica, praticamente perché nessuna piccola realtà ce l’ha?

La risposta è semplice, e il motivo riguarda il contesto economico italiano.

Come ben saprai, il tessuto imprenditoriale è composto per il 95% da micro, piccole e medie imprese, per lo più a conduzione familiare.

Imprese che si ritrovano ad affrontare il difficile cambio generazionale “di padre in figlio”, ma soprattutto un cambiamento epocale del mercato.

Se stai leggendo questo articolo, è probabile che sei un imprenditore di seconda o addirittura terza generazione, che si è ritrovato a gestire l’azienda di famiglia, e a doverlo fare seguendo i “consigli” che ti sono stati tramandati dai tuoi genitori.

Quando però, ai loro tempi:

  • un buon prodotto o servizio era più che sufficiente per acquisire clienti…
  • essere cortesi e gentili con loro era tutto quello che serviva per far sì che tornassero a spendere da te, ancora e ancora…
  • non era un problema trovare collaboratori che avessero voglia di imparare un mestiere e di dare il loro contributo in azienda.
  • si gestivano i fornitori con una stretta di mano, e poco più
  • fissare i prezzi mettendo in conto un ampio margine non era un problema, come non era un problema incassare.

Capisci quindi che in un contesto del genere, non c’era bisogno di pianificare nulla, ma bastava vivere alla giornata per portarsi a casa la pagnotta.

Ma oggi?

Il mondo è in continua evoluzione, e fare impresa con la stessa mentalità imprenditoriale degli anni 70 e 80 e con lo stesso modus operandi, potrebbe davvero portare alla rovina tantissime aziende, come peraltro sta succedendo.

Oggi più che mai, le aziende hanno bisogno di cambiare approccio al modo comune di fare business.

Lo studio di Deloitte parla chiaro:
il principale problema delle micro, piccole e medie imprese italiane è la totale assenza di una direzione strategica a medio-lungo termine.

Ma vediamo… che cosa si intende esattamente per direzione strategica? E cosa può far per te?

LA CONSULENZA STRATEGICA

Se mi segui da un po’, sai che sono un consulente specializzato in modelli di business e Strategia aziendale.

Praticamente un settore nuovo, che fino a qualche anno fa non esisteva. O per lo meno, non per le piccole realtà italiane.

Proprio per questo voglio cercare di spiegarti questi concetti in modo comprensibile agli umani.

Semplificando un concetto molto più sofisticato, possiamo dire che la Strategia è:

La pianificazione di azioni coordinate tra loro al fine di raggiungere un obiettivo di medio-lungo termine.

Quindi fare consulenza strategica significa:

  • definire i tuoi obiettivi di business;
  • Identificare le azioni volte a raggiungerli;
  • Monitorare gli indicatori più adatti a misurare i risultati ottenuti.

In sole tre parole:

OBIETTIVI. AZIONI. RISULTATI.

Ora, l’errore che viene generalmente commesso da tanti imprenditori, è quello di NON considerare che ogni azienda è diversa.

Ogni azienda, infatti, ha obiettivi diversi, esigenze diverse, opera in settori diversi, con clienti e concorrenti diversi e quindi con un modello di business UNICO.

Qualche settimana fa, all’interno del mio gruppo Facebook, ho pubblicato questa slide.

Ogni azienda può trovarsi in una fase di vita differente in un contesto competitivo più o meno agguerrito: di conseguenza anche la pianificazione degli obiettivi e le azioni da intraprendere, devono essere necessariamente diverse.

Proprio per questo – come ripeto spesso – la Strategia NON è una maglietta più larga che lunga comprata al mercato a pochi euro, ma è uno straordinario abito sartoriale cucito su misura in base ai tuoi obiettivi di business.

Obiettivi che variano da imprenditore a imprenditore.

Ad esempio possono essere:

  • aumentare il fatturato;
  • aumentare i margini di profitto;
  • identificare nicchie di mercato profittevoli;
  • aumentare la produttività
  • automatizzare i processi interni per progressivamente concentrarsi sul ruolo manageriale e strategico, etc…

Come puoi intuire facilmente, quindi, poiché ogni azienda è DIVERSA, non è possibile copiare le strategie di altri, né si può pensare di andare ad un corso di formazione ed applicare gli stessi concetti uguali per tutti.

Pensaci…

La parola “Strategia” è da un po’ di tempo sulla bocca di tutti.
Quanti guru o pseudo esperti hanno invaso la tua bacheca di Facebook, con l’intento di vendere i loro video-corsi e i loro programmi di formazione uguali per tutti?

Ma non fraintendermi, non sto dicendo che la formazione non sia importante, anzi tutt’altro.

La formazione, in generale, è sicuramente un tassello fondamentale per ogni imprenditore ambizioso che vuole far crescere la propria azienda.

Io stessa sono una malata di formazione.

Ho partecipato a decine e decine di corsi, comprato video-corsi, libri e tantissime altre informazioni che mi potessero essere utili per mio lavoro.

Ma qual è il vero problema di essere un malato di formazione?

È il rischio di entrare in un circolo vizioso che ti porta sempre ad esser attratto dall’ultimo corso del momento che promette di risolvere magicamente tutti i tuoi problemi, salvo poi lasciarti con un sacco di cose da fare, scoordinate, e con le idee ancora più confuse.

È un po’ come se ad un certo punto ti ritrovassi dentro la ruota del criceto. Giri, giri e contini a girare nella speranza di trovare la svolta che non avverrà mai…

E sai perché?

Perché si impara qualcosa solo se si cerca di metterla in pratica, possibilmente senza far danni irreparabili.

Durante la mia esperienza professionale, tanti, troppi imprenditori mi hanno detto:

“Guarda Assunta, il mio problema è che studio un corso dietro l’altro, ho quaderni e blocchi pieni zeppi di appunti, ma poi non riesco a mettere in pratica. Studio, penso, ma NON agisco”.

Forse anche te è capitato di pensare dopo aver frequentato un corso, letto un libro o riguardato tutti gli appunti presi:

“E ORA, DA DOVE COMINCIO?”

Ecco, non sei il solo.

Il problema della formazione è proprio questo.

Sei da solo, senza una guida e senza nessuna esperienza per poter riadattare quelle informazioni generiche ed uguali per tutti, al tuo caso specifico, e alle esigenze della tua impresa.

Se sei un imprenditore serio con un’azienda che vende nel mondo reale, con dipendenti da coordinare, clienti da gestire e fornitori da trattare…

… ti sarai reso conto che il LIMITE più grande che abbiamo, è il TEMPO.

Abbiamo la responsabilità di un’azienda da portare avanti e non possiamo permetterci di fare gli studenti a vita.

Io per prima, se non so fare una cosa, delego con consapevolezza ad un mio collaboratore, fornitore o addirittura mi faccio affiancare da un professionista.

LA CONSULENZA STRATEGICA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Voglio farti un esempio pratico di come ho aiutato Antonio nel pieno della pandemia, a risolvere alcuni aspetti della sua azienda che meritavano di essere affrontati prima di altri.

Antonio gestisce un’azienda che sta crescendo, e chiaramente comincia ad essere difficile per lui seguire in prima persona tutti i collaboratori, tutte le procedure, a vigilare su tutto.

Senza contare il fatto che spesso si deve trattenere fuori dall’azienda proprio per il suo manageriale.

Abbiamo cominciato a lavorare assieme l’anno scorso, e dopo aver pianificato gli obiettivi da raggiungere, ci siamo resi conto che era indispensabile lavorare sull’organizzazione interna.

Durante i mesi di lockdown – quindi – abbiamo approfittato per lavorare:

  • sull’organigramma;
  • le procedure interne;
  • le checklist
  • etc.

Lavorare su questi aspetti era fondamentale per poter automatizzare i processi interni.

Ma a ben vedere, lavorare sull’organizzazione interna si è poi reso essenziale anche per minimizzare i costi fissi e incrementare la produttività del personale, alla riapertura dell’attività.

Il risultato? Straordinario.

Dopo solo qualche settimana dalle riaperture delle attività…

Guarda cosa dice lui stesso.

Ecco perché farti affiancare da un consulente strategico, che sia costantemente al tuo fianco e che ti aiuti ad analizzare il tuo modello di business e implementare la TUA strategia aziendale, potrebbe essere la scelta migliore per far chiarezza su cosa fare, come farlo, ed entro quando, e aiutarti a ottenere fin da subito risultati che meriti.

Si, anche (ma soprattutto) in tempi di crisi 🙂

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Semplice. Cosa devo fare e come lo devo fare. Grazie.

Johnny Baietto – imprenditore.

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