UNA ANTICA PROFEZIA MAYA condannerà al fallimento la tua azienda?

da | Special Post

Una mattina di qualche settimana fa – navigavo sul web alla ricerca delle ultime news del giorno – quando d’un tratto mi capita di leggere una notizia a dir poco scioccante.

Dopo un attimo di incertezza, sono letteralmente scoppiata dalle risate.

Ma trenta secondi dopo, questa assurda notizia mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo, che ti sarà estremamente utile

se sei un imprenditore e sei preoccupato per il futuro della tua azienda.

Durante gli ultimi anni si sono succedute – come forse ben ricorderai – una serie di profezie nefaste che sono state annunciate, senza che poi ti esse si siano verificate.

Il famoso “Millennium Bug” (31 dicembre 1999), che avrebbe mandato in tilt tutti i sistemi informatici del mondo.

La Profezia Maya (21 dicembre 2012), che ha predetto il verificarsi di un evento drammatico e di proporzioni planetarie, che avrebbe causato la fine del mondo

La Profezia Maya (21 giugno 2020)… a volte ritornano.

Io me li ricordo tutti.
Sono passati ormai anni da questi eventi che hanno lasciato con il fiato sospeso il mondo intero per mesi, in attesa della catastrofe imminente.

Gente terrorizzata. Complottisti alla riscossa.
In tv e nelle radio non si faceva altro che teorizzare sulla fine del mondo.

E invece cosa successe quel venerdì 31 dicembre 1999 a mezzanotte?
Cosa successe il 21 dicembre 2012? E il 21 giugno 2020?

Sostanzialmente, nulla.

Questo per dirti che

le persone spesso hanno bisogno di credere che la vita non sia sempre e completamente sotto il loro controllo.

Che da un certo punto di vista è senz’altro vero, ci mancherebbe: io stessa potrei scivolare dalle scale, precipitare per quattro piani, spezzarmi l’osso del collo e… sbam, è finita.

Il problema però, è quando queste persone – in attesa dell’evento catastrofico – non reagiscono e rimangono ferme in balia degli eventi, restando immobili per anni e anni.

“Assù, ma che c’entra tutto questo con me che sono un imprenditore? Mo’ ti metti a parlare di profezie?”

In realtà, c’entra eccome!

Pensaci: siamo sempre vittime di qualcosa.

Quando non riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci poniamo, in quanto essere umani tendiamo spesso a scaricare le responsabilità sugli altri, per dare una spiegazione “razionale e comoda” ai nostri errori.

È così, in tanti ambiti della nostra vita:

Nella scuola: i bei voti dipendono dalla nostra intelligenza e preparazione, e quelli brutti dall’eccessiva severità dei professori.
Nello sport: se una squadra vince è perché si è allenata bene (o per le eroiche gesta di un suo fuoriclasse), se perde è per colpa degli arbitri.
Nel mondo imprenditoriale: se un’azienda ha successo è per merito dell’imprenditore, al contrario la colpa è della crisi e delle tasse troppo alte.

Sbaglio o ho ragione?

Bene, lo stesso concetto è valido anche per quanto riguarda la situazione che stiamo vivendo.

La crisi sanitaria e economica che ci ha travolti come uno tsunami

non è forse un altro evento che potrebbe paralizzarti nella paura facendoti rimanere fermo incapace di reagire?

Non è forse l’evento che potrebbe farti dire:

“Ormai è tutto inutile, c’è la crisi e qualsiasi cosa io faccia non servirà a nulla”.

Se mi segui da un po’, sai che negli ultimi mesi ho condiviso con i membri del Business Strategy Club statistiche e trend su come certi settori si evolveranno a seguito della pandemia.

Certo, i dati sono tutt’altro che rosei, soprattutto per settori come il cinema, l’intrattenimento, il turismo e i trasporti.

Mentre altri – invece – scopriranno una rinascita: il commercio online, il farmaceutico e legato alla salute, la distribuzione alimentare.

Questo è quanto emerge dall’ultima analisi svolta da Cerved.

Le statistiche lo confermano: ci sono e ci saranno settori nei quali il coronavirus farà i danni maggiori.

È innegabile.

Ma anche nel caso in cui il tuo settore rientrasse tra quelli più colpiti, non significa necessariamente che questo dovrà essere il tuo destino.

IN REALTÀ, IL FUTURO DELLA TUA AZIENDA È NELLE TUE MANI, NON IN UNA STATISTICA.

Anzi, ti dirò di più…

Più il tuo settore va male, maggiori potrebbero essere le opportunità, dato che il coronavirus farà il lavoro sporco al posto tuo.

Ecco cosa pensa una mia lettrice, imprenditrice nel settore del beauty, che come puoi verificare tu stesso dalla statistica sopra riportata, è uno dei più colpiti dalla pandemia.

Insomma, l’ho detto dall’inizio.

Se farai le cose giuste mentre i tuoi competitor continueranno a fare impresa con la stessa mentalità di prima… potrai prenderti anche la loro parte.

Mentre invece….

Questi commenti confermano esattamente quello di cui parlavo prima.

È molto più semplice prendersela sempre contro qualcuno (tasse, governo, la Germania, l’Europa, ora il virus) …

Ma questo atteggiamento ti aiuta a risolvere i tuoi problemi?

La risposto è ovvia. NO!

Con questo non voglio dirti che sarà semplice, ed è normale essere preoccupati. Solo un pazzo non lo sarebbe.

Ricordiamoci che, nel momento in cui scrivo questo articolo, non sono passati nemmeno due mesi dalla riapertura, e per quasi 100 giorni tante aziende hanno visto azzerare il proprio fatturato, dovendo allo stesso momento pagare alti costi fissi.

La ripartenza è complicata e recuperare in queste condizioni è un inferno.

Ma la scelta più sbagliata che puoi fare è quella di NON REAGIRE.

Che tu ci creda o no…

Questo è un momento d’oro per poter riprogettare la tua azienda.

È vero, nessuno sa cosa succederà da qui a tre anni e quali conseguenze negative comporterà la pandemia nell’economia globale.

Ma com’è stato per la crisi del 2008, non necessariamente ci saranno conseguenze nefaste per tutti.

Se così non fosse, non ci sarebbero state tante aziende che proprio durante il lockdown ne hanno approfittato per reinventarsi e riuscire ad affrontare e superare i momenti più drammatici della crisi.

Spetta solo a te decidere se sfruttare questa opportunità per reinventare la tua azienda.

Da dove cominciare?

Innanzitutto alza la testa dalla tua azienda e dai tuoi problemi e comincia ad osservare:

  • Quali i nuovi bisogni dei tuoi clienti?
  • Come si sta evolvendo il mercato?
  • Quali sono le nuove tendenze?
  • Come puoi cambiare i tuoi prodotti e servizi per renderli più performanti e appetibili agli occhi dei clienti?
  • Come sta cambiando il modo di organizzare l’azienda (es. smartworking)?
  • Come puoi sfruttarlo per aumentare la produttività dei tuoi collaboratori?
  • Etc..

In poche parole…

INNOVARE IL TUO MODELLO DI BUSINESS.

Ormai questa è una condizione imprescindibile per fare impresa nel nuovo contesto economico che si sta delineando in questi mesi

Oggi non avere ben chiaro il proprio modello di business, significa trovarsi in mezzo al mare su una scialuppa e sperare che non arrivi una tempesta a spazzarti via…

Sperare che le onde non diventino troppo aggressive e che il vento ti aiuti a tornare in riva sano e salvo.

E ormai dovresti saperlo meglio di me…

Limitarsi a sperare, nel business, è una pessima strategia.

Se pensi che ti stia raccontando supercazzole, guarda qui.

Questo è il titolo di un interessante articolo pubblicato su Milano Finanza che abbiamo commentato qualche settimana fa all’interno del Business Strategy Club.

Le banche cominciano a essere restie a concedere prestiti e aiutare gli imprenditori che – conti alla mano – non sono in grado di pagare i propri debiti.

In fondo è quello che faresti anche tu:

presteresti mai dei soldi a chi rischia di fallire o non è in grado di ridarteli?

Credo proprio di no.

Ecco, questo stesso ragionamento lo fa il direttore della banca.

Quindi se pensi di risolvere i tuoi problemi semplicemente chiedendo un prestito in banca, prestito che non sei in grado di restituire… beh, molto difficilmente le banche saranno disposte a prestarti i loro soldi.

Si riescono a pagare i propri debiti SOLO se si genera sufficiente liquidità operativa, e se quindi si ha un modello di Business efficace.

Mi rendo conto, è più facile a dirsi che a farsi…

Ecco perché la via più semplice, veloce e sicura che puoi fare è quella di affidarti a un consulente specializzato in Strategia aziendale, in grado di aiutarti a lavorare sul modello di business della tua azienda, per renderla profittevole e superare così questo drammatico periodo.

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Semplice. Cosa devo fare e come lo devo fare. Grazie.

Johnny Baietto – imprenditore.

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