Ditta individuale o Srl? Quello che ancora NON ti hanno detto per vestire al meglio la tua impresa

da | Varie

Uno degli aspetti piu’ delicati che ogni imprenditore deve attentamente valutare e’ il “vestito” giuridico da far indossare alla propria impresa. 

Spesso sento fare valutazioni approssimative, sia da imprenditori che da consulenti e commercialisti (dai, siamo sinceri…).

Questo infatti e’ quello che mi ha chiesto Antonio, proprio qualche giorno fa:

Sai Assunta, io ho l’azienda da quasi dieci anni ormai, pago un sacco di soldi di tasse e tutti mi dicono che dovrei fare la Srl, ma ne ho parlato al mio commercialista che mi ha detto di no perche’ costa troppo. Non so, tu cosa ne pensi?

Ecco, queste sono in assoluto le due fandonie che vanno per la maggiore.

La ditta individuale paga tante tasse, la SRL no.

La Srl costa un sacco di soldi, meglio evitare.

Ma come stanno davvero le cose?

In questo articolo ti svelerò i criteri che ti guideranno nella scelta della forma giuridica migliore per la tua impresa, in modo da non sbagliare.

Pronto? Cominciamo!

MEGLIO SOLI O (MAL?) ACCOMPAGNATI?

Innanzitutto devi valutare attentamente se vuoi cominciare (o proseguire) la tua avventura imprenditoriale da solo o con qualcun altro.

Ci sono diverse motivazioni che possono spingerti scegliere l’una rispetto all’altra soluzione. 

Da una parte, potresti propendere per il viaggio “in solitaria”, perche’ non hai ancora trovato le persone giuste che condividono il tuo progetto.

Dall’altra, dato che fare l’imprenditore e’ uno dei mestieri piu’ duri in assoluto, e’ sicuramente piu’ confortante confrontarsi quotidianamente con persone che rischiano quanto te e dividersi “oneri e onori”.

Come decidere quindi? 

E’ soprattutto una scelta personale. Ad ogni modo, ti consiglio di pensarci bene.

Ho visto spesso infatti societa’ “intrappolate” da soci che continuavano a bisticciare tra di loro incapaci di trovare un compromesso, e titolari che si chiudono a riccio pensando che nessuno se non loro possono condurre un’azienda. 

Ad ogni modo, se tu decidessi di fare l’imprenditore da solo, potresti optare per una ditta individuale, o una Srl unipersonale.

Se al contrario vuoi condividere il tuo progetto con qualcun altro, puoi scegliere una societa’ di persone (Snc o Sas) o una societa’ di capitali (essenzialmente Srl).

Ma non finisce qui.

I CINQUE criteri FONDAMENTALI PER PRENDERE UNA SAGGIA DECISIONE

Premesso ciò, vediamo quali sono i CINQUE criteri che devi assolutamente valutare nella scelta di una forma giuridica rispetto ad un altra.

1. RESPONSABILITÀ PERSONALE

Fare impresa e’ rischioso, lo sai. Ma tutelarsi e’ possibile (anzi, doveroso!).

Ci sono forme giuridiche, come nel caso della ditta individuale e nella società di persone (snc e sas), per le quali, se qualcosa dovesse andare storto, una volta esaurito il patrimonio aziendale, potresti esser chiamato a pagare in prima persona (tu e/o i tuoi soci) i debiti aziendali residui. 

Al contrario, per le societa’ di capitali (Srl, Srl unipersonali, Spa) e’ previsto che dei debiti aziendali risponde unicamente il patrimonio della societa’ (a meno che tu non abbia prestato delle garanzie personali, ma quello e’ un altro discorso…).

2. PATRIMONIO PERSONALE

Un’altra domanda che ti dovresti porre e’

Ma quanto rischi se le cose ti vanno male?

Se infatti hai un gruzzoletto di liquidita’ da parte, una bella casa di proprieta’, o un patrimonio finanziario di tutto rispetto, ecco… sappi che se non stai attento puoi perdere tutto!

In questi casi, quindi, e’ opportuno scegliere una societa’ di capitali, che tuteli te e il tuo patrimonio personale.

Al contrario, se hai poco da perdere, sei all’inizio della tua avventura e vuoi capire ancora come muoverti… la ditta individuale o la societa’ di persone potrebbe fare al caso tuo.

3. CHE ATTIVITA’ SVOLGI?

Ebbene si: l’attivita’ che svolge la tua azienda ha un’importanza fondamentale.

Ogni attivita’ imprenditoriale e’ rischiosa, ma alcune piu’ di altre. 

Pensaci un po’: cominceresti un’attivita’ di costruzione di immobili come ditta individuale, tenendo incrociate le dita tutto il giorno che nei tuoi cantieri nessuno si faccia male, che il progettista sappia fare il suo mestiere e che la cosa non venga giu’ tra tre anni, oltre a pregare ogni mattina che i clienti paghino regolarmente e che tu non abbia problemi in banca?

Ecco, l’attivita’ edile e’ generalmente mooolto rischiosa.

Al contrario, se la tua e’ un’attivita’ che comporta pochi rischi, come quella di professionista fotografa, potresti valutare l’idea di cominciare con una ditta individuale. 

A proposito, un’altra cosa che devi tenere a mente e’…

4. QUANTI ANNI HA LA TUA ATTIVITA’?

Le imprese sono come le persone: all’inizio sono un po’ giovani, inesperte, non sanno come muoversi… Poi, man mano che l’imprenditore impara e fa esperienza, l’impresa, cresce, si ingrandisce, comincia ad aumentare il numero dei clienti e il fatturato.

In poche parole, nel corso degli anni un’impresa di EVOLVE!

E quindi, e’ assolutamente normale che a seconda delle TUE esigenze specifiche, cambi la forma giuridica della tua impresa. 

All’inizio potrebbe essere sufficiente aprire la partita IVA come libero professionista o ditta individuale… ma poi?

O detta in altri termini: e’ sempre corretto costituire da subito una SRL, se non si ha ancora testato il proprio modello di business, il mercato, il sistema di offerta? Probabilmente no…

5. QUANTE IMPOSTE PAGHERAI?

Solo dopo, e ripeto DOPO, aver considerato tutto quello che ti ho spiegato sopra, puoi porti la questione del risparmio fiscale e previdenziale.

Si, e’ vero, generalmente (lo ripeto: GENERALMENTE) la SRL ha maggiori possibilita’ di dedurre costi fiscalmente riconosciuti, e quindi di pagare meno tasse.

Dall’altra, usualmente le societa di capitali, e quindi la SRL, e’ piu’ costosa dal punto di vista amministrativo (il commercialista costa!), oltre al fatto che… te lo puoi scordare di utilizzare il bancomat aziendale per andare in vacanza! 

Infatti le societa’ di capitali hanno regole molto piu’ stringenti per quanto riguarda il prelevamento dei soci; e’ possibile distribuire utili solo limitatamente a quelli effettivamente conseguiti (se il commercialista ti chiude il bilancio a zero per risparmiare tasse.. la vedo male!), e’ necessario redigere un verbale di assemblea, stabilire formalmente l’eventuale compenso titolare, etc..

Te lo avevano mai detto? 😉

UN ULTIMO SUGGERIMENTO

Se hai letto il mio articolo fino a qui, dovrebbe esserti chiaro che le cose sono un po’ piu’ complesse di come forse hai sentito in giro. 

E soprattutto, NON c’e’ una soluzione uguale per tutti!

La veste giuridica e’ un vestito tagliato su di TE e le TUE esigenze, in modo che ti stia a pennello!

Ti suggerisco quindi di sederti a tavolino con il tuo consulente di fiducia e valutare attentamente tutti gli aspetti che ti ho elencato per trovare la soluzione piu’ adatta alle TUE esigenze, oltre che fare (ovviamente) una simulazione “numeri alla mano” del risparmio fiscale nei diversi scenari.

Solo in questo modo puoi prendere una decisione consapevole e saggia!

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Semplice. Cosa devo fare e come lo devo fare. Grazie.

Johnny Baietto – imprenditore.

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